SCARPERIA E SAN PIERO ? L?Autodromo internazionale del Mugello ? il protagonista di una sentenza che sta assumendo un rilievo nazionale, perch? crea un precedente giurisprudenziale: ? infatti la prima volta in Italia che un autodromo viene condannato per immissioni rumorose.
Lo ha fatto, con la sentenza 721/2017 il Tribunale di Firenze che ha condannato la propriet? dell?Autodromo a pagare un indennizzo annuo, di 5 mila euro a persona, alla famiglia che abita a fianco dell?impianto sportivo, in una villa adibita, in parte, anche a Bed & Breakfast.
La famiglia aveva chiesto un indennizzo ben pi? alto, ma il Tribunale ha ridimensionato le richieste. Da una parte, avendo accertato il superamento delle soglie di tollerabilit? delle immissioni acustiche durante alcuni degli eventi che si svolgono nell?impianto, ha disposto la condanna della societ? che lo gestisce a indennizzare gli attori per la sofferenza subita a causa dei rumori.
I residenti hanno dichiarato di non poter svolgere in maniera serena, a causa del rumore attivit? quotidiane (?il risveglio mattutino, la colazione, la lettura del quotidiano, l?espletamento delle faccende domestiche, il lavoro diurno, il giardinaggio et similia, lo studio universitario, la visione di programmi televisivi, il pranzo in famiglia, il riposo pomeridiano, le passeggiate sull?erba nell?ampio giardino prospiciente l?entrata della villa?).
Sull?altro piatto della bilancia il Tribunale ha osservato che tale disagio ? contemperato dal vantaggio che agli stessi deriva dall?attivit? commerciale svolta attraverso il Bed & Breakfast. Tale alloggio, infatti, risulta notevolmente favorito dalla vicinanza dell?autodromo, che lo rende la sede preferita da molti appassionati che si recano in zona per assistere alle gare e che ? pubblicizzata sul sito dello stesso B&B. E si nota che l?immobile fu acquistato nel 1981, quando gi? era nota l?esistenza dell?autodromo.
Tuttavia, il Tribunale ha affermato che ?la giurisprudenza ? unanime nel ritenere che un?immissione intollerabile, ma non illecita, faccia sorgere il diritto ad un indennizzo, e ci? attraverso l?applicazione analogica della disciplina, caratterizzata da identica ratio, di altre fattispecie, in ragione della valorizzazione del nesso tra limitazione al contenuto del diritto e rispondenza dell?attivit? immissiva all?interesse generale?. Del resto, ?l?indennizzo rappresenta una prestazione patrimoniale che vale a compensare un soggetto a seguito di un pregiudizio patito che, per?, non consegue ad un illecito, con il diverso fine di equilibrare una situazione che solo potenzialmente rischierebbe di diventare ingiusta?.
A ciascun membro della famiglia spetta quindi un indennizzo annuo di 5 mila euro, a far data dal 2013. Respinte invece le richieste di danni alla salute (per una presunta sordit? parziale). A carico dell?Autodromo il giudice ha posto le spese legali e quelli di accertamento tecnico, per un importo di 7 mila euro.
? Il Filo ? Idee e Notizie dal Mugello ? 7 aprile 2017
Lo ha fatto, con la sentenza 721/2017 il Tribunale di Firenze che ha condannato la propriet? dell?Autodromo a pagare un indennizzo annuo, di 5 mila euro a persona, alla famiglia che abita a fianco dell?impianto sportivo, in una villa adibita, in parte, anche a Bed & Breakfast.
La famiglia aveva chiesto un indennizzo ben pi? alto, ma il Tribunale ha ridimensionato le richieste. Da una parte, avendo accertato il superamento delle soglie di tollerabilit? delle immissioni acustiche durante alcuni degli eventi che si svolgono nell?impianto, ha disposto la condanna della societ? che lo gestisce a indennizzare gli attori per la sofferenza subita a causa dei rumori.
I residenti hanno dichiarato di non poter svolgere in maniera serena, a causa del rumore attivit? quotidiane (?il risveglio mattutino, la colazione, la lettura del quotidiano, l?espletamento delle faccende domestiche, il lavoro diurno, il giardinaggio et similia, lo studio universitario, la visione di programmi televisivi, il pranzo in famiglia, il riposo pomeridiano, le passeggiate sull?erba nell?ampio giardino prospiciente l?entrata della villa?).
Sull?altro piatto della bilancia il Tribunale ha osservato che tale disagio ? contemperato dal vantaggio che agli stessi deriva dall?attivit? commerciale svolta attraverso il Bed & Breakfast. Tale alloggio, infatti, risulta notevolmente favorito dalla vicinanza dell?autodromo, che lo rende la sede preferita da molti appassionati che si recano in zona per assistere alle gare e che ? pubblicizzata sul sito dello stesso B&B. E si nota che l?immobile fu acquistato nel 1981, quando gi? era nota l?esistenza dell?autodromo.
Tuttavia, il Tribunale ha affermato che ?la giurisprudenza ? unanime nel ritenere che un?immissione intollerabile, ma non illecita, faccia sorgere il diritto ad un indennizzo, e ci? attraverso l?applicazione analogica della disciplina, caratterizzata da identica ratio, di altre fattispecie, in ragione della valorizzazione del nesso tra limitazione al contenuto del diritto e rispondenza dell?attivit? immissiva all?interesse generale?. Del resto, ?l?indennizzo rappresenta una prestazione patrimoniale che vale a compensare un soggetto a seguito di un pregiudizio patito che, per?, non consegue ad un illecito, con il diverso fine di equilibrare una situazione che solo potenzialmente rischierebbe di diventare ingiusta?.
A ciascun membro della famiglia spetta quindi un indennizzo annuo di 5 mila euro, a far data dal 2013. Respinte invece le richieste di danni alla salute (per una presunta sordit? parziale). A carico dell?Autodromo il giudice ha posto le spese legali e quelli di accertamento tecnico, per un importo di 7 mila euro.
? Il Filo ? Idee e Notizie dal Mugello ? 7 aprile 2017
guadagnano grazie al circuito, hanno costruito dopo il circuito... mah...
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